Francesco De Girolamo: Haiku. Attese

Francesco De Girolamo, LUCI SEGRETE, Il ramo e la foglia Edizioni 2023

Questi haiku sono preceduti da una esaustiva nota dello stesso De Girolamo, dalla quale conviene attingere: “L’haiku non descrive mai. La sua arte é antidescrittiva…”(cit. da Roland Barthes)…”La mia stagione di riferimento é quasi sempre una stagione interiore…Parte essenziale dell’haiku é il ‘kigo’, elemento che collega il tema del componimento a una stagione dell’anno…” scelta contrastata, questa del kigo, spiega De Girolamo, persino in Giappone.
I suoi haiku, dunque, vengono a configurarsi come composizioni senza kigo, espressioni di una situazione interiore cangiante nel tempo. Conservano, della forma tradizionale, il clima coloristico, la pennellata lieve, “luci segrete”, riferendosi esattamente a una segreta illuminazione che calma l’anima e non la fa sentire discosta.
Il tutto sembra avvenire in un cammino accidentato fatto di piccoli movimenti delle cose e apparizioni, fino alla possibilità di incontrare Dio lungo il cammino. Insomma, il trambusto dell’Occidente, dell’anima innervosita dell’Occidente, sembra insinuarsi persino nella contemplazione attiva di una natura che segretamente si offre allo sguardo, col compito di lenirne i turbamenti.
Direi che questi haiku testimoniano la stessa esperienza di contemplazione conoscitiva, non descrittiva, per dirla con le parole di Barthes, dei 33 nomi di Dio cercati da Marguerite Yorcenar; che non sono espressamente haiku ma che degli haiku hanno mantenuto una predisposizione astratta e distaccata, comprendendo che il sentimento puro è forma della contemplazione calda.
De Girolamo si mantiene, a me sembra, in una dimensione di trepidante attesa: qualcosa si mostrerà allo sguardo prima o poi. Oppure semplicemente, a uno degli altri sensi mancanti. Come dire che, il grande cavallo dipinto da Caravaggio nella conversazione di san Paolo, con la luce che lo attraversa, testimonia il già accaduto, mentre qui l’accaduto deve ancora avvenire.

*

Niente traspare
questa notte nel buio:
solo un respiro.

*

Forse un sorriso

o una mano dischiusa

attende a un passo.

*

Dio, Ti ho trovato

su un sentiero deserto,

addormentato.

*

Verso la traccia

che si disperde dove

ognuno torna.

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