Sangeeta Laura Biagi, LA VOCE ARCANA, Viaggio di scoperta attraverso gli Arcani Maggiori dei Tarocchi, illustrazioni di Sangeeta Laura Biagi, RP 2021
I tarocchi sono oggetti affascinanti. Fanno parte di quel vastissimo regno dell’indicibile e del visibile che, attraverso segni, è disponibile a comunicare coi comuni mortali, a indicare loro una strada, il desiderio di un pensiero rivolto al futuro. Ma anche il rischio, s’intende. Inutile far riferimento in questa sede, all’enorme letteratura intorno a queste carte – tra l’altro anche i poeti se ne sono occupati, per esempio Gabriela Fantato -. Segnalo questo libro, piuttosto, anche per un altro aspetto, ma forse il più essenziale, che riguarda i tarocchi; e cioè l’aspetto visivo, il pensiero per immagini, la fascinazione dei colori che fanno di questo oggetto non solo il tentativo di un tramite, uno sguardo gettato verso i confini di un limes vertiginoso, ma anche una rappresentazione della commedia umana trasporta in simboli, in metafore dell’esistenza.
Così l’autrice: “Il titolo ‘La voce arcana’, nasce dalla realizzazione che gli Arcani, malgrado sembrino apparentemente silenti, mi hanno ispirata in questo lavoro con sussurri e suoni interiori, trasformandomi e guidandomi in spazi creativi archetipici non ancora esplorati”.
Nell’introduzione, l’autrice spiega il percorso umano e psicologico che l’ha portata a disegnare le carte e infine suggerisce al lettore il modo di utilizzarle:
“E’ possibile contemplare le illustrazioni in vari modi. Ecco alcuni suggerimenti:
“Interpreta gli arcani seguendone la numerazione.
Apri il libro in modo intuitivo e interagisci con quel particolare Arcano.
Trova un Arcano che ti interessa e fanne esperienza.
Le illustrazioni sono state create attraverso la pratica della respirazione profonda, quindi respira profondamente mentre ti lasci guidare dai dettagli dei colori, forme e composizione.
Leggi la descrizione che fornisce un’interpretazione, un messaggio e delle pratiche per interagire con il simbolismo di ogni arcano.
Leggi le parole a voce alta, se puoi, e ascoltati/ascoltali mentre ti lasci sorprendere”.
A conclusione di questa breve segnalazione mi viene in mente il libro rosso di Jung, che tengo sempre sul comodino insieme a pochissimi altri. Penso: perché, proprio il giorno di Natale, tutti gli anni, il ritorno di volti e ricordi mi fa pensare a un modo diverso di viaggiare nel mondo, sicuramente più misterioso e meno scontato di un viaggio in macchina? Apro il libro casualmente, come mi suggerisce l’autrice…Ecco l’Arcano della ruota della fortuna. Ci sta, sì.
Uno dei miei pensieri più ricorrenti, infatti, riguarda proprio l’idea di che forma avrebbe potuto avere la mia vita se le cose fossero andate in modo diverso…se mi fossi impegnato di più…se avessi incontrato altre persone…se fossi stato meno orgoglioso e meno radicale…se il caso avesse agito esattamente come la ruota della fortuna; e cioè nella realizzazione di un’imprevedibile altra sorte.
Così mi scrive un mio amico poeta, proprio oggi: “Buon Natale! E cerca di essere almeno oggi un po’ meno orso!”. Già, come se quell’eremita fossi proprio io, già avviato attraverso gli ultimi cambiamenti della vita. Senza più nostalgie, senza resistere al proprio divenire…
“MESSAGGIO: Fai che il potere della calma che hai appreso con l’Eremita ti radichi mentre ti muovi attraverso i cambiamenti della vita. La forza di vivere ti spinge in direzioni opposte: ciò che una volta aveva senso non ti è più utile; ciò che non ti interessava prima ora diviene importante. Questo Arcano è un invito al rinnovamento. Non resistere al tuo divenire”.