Un ricordo di Angelo Maugeri

Angelo Maugeri ci ha lasciati. A lui ho dedicato una lettura pressoché integrale della sua opera poetica che potete leggere in DA UNO SPAZIO BIANCO. Il modo migliore per onorare un poeta. L’aveva molto apprezzata ed io, come per presagio, mi ero affrettato a completare il lavoro. Appena in tempo.

Angelo Maugeri fa parte di quella schiera di poeti che, oltre ad essere poeti, sono anche persone. Osservato a distanza per anni, mai conosciuto personalmente se non in questi ultimi mesi, mi era arrivata di lui l’immagine di una persona gentilissima, capace di dedicare parole sincere sulla tua opera con la naturalezza che appartiene solo agli onesti e ai sinceri.

In questo grande calderone di “poesia” dove sguazzano tutti, bravi e meno bravi, personaggi da avanspettacolo e veri signori, sempre di più occorre riportare alla luce, come un autentico gesto archeologico, i testi nascosti della nostra poesia; rivangare i grandi vecchi, più che leggere i giovani – lo dico con una punta di polemica – . E non perché non ci siano giovani che valgano, ma perché riportare alla luce vuol dire esercitare giustizia ed etica. Perché, se la poesia non riesce ad essere lingua che ci guida per mano al di sopra delle nostre bassezze, se è abitata solo da orgoglio, narcisismo e sete di successo, è meglio che si estingua.

L’opera di Angelo Maugeri ha attraversato le vicissitudini e le tempeste degli ultimi cinquant’anni di poesia, si è fatta abitare e infine ha trovato una propria casa dove abitare; segno di un lavorio continuo e incessante, di una domanda senza risposta. Tutta la sua opera è raccolta in un pdf inedito, sul quale ho condotto le mie annotazioni. Si spera che possa venire alla luce presso qualche editore illuminato.

Un commento

  1. Mi dispiace moltissime per questa notizia. L’ho conosciuto tramite Puntoacapo, abbiamo condiviso una lettura web e ci siamo incontrati

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