da un quaderno di quinta elementare

Mohamed non è stato un alunno della mia classe.
Andavo in classe sua in seconda elementare, per svolgere l’attività di alternativa alla Religione Cattolica. Fu l’anno del progetto degli Alberi Poeti/ci. Mohamed scriveva con grande libertà e passione, una cosa che gli è rimasta anche negli anni successivi.
In quinta andavo in classe sua una sola volta a settimana, durante l’orario della mensa. Prima di andare a giocare in giardino, Mohamed mi portava una sua poesia, me la faceva leggere, la ricopiava sul suo quaderno personale e poi andava via. Spesso gli suggerivo un incipit, che poi lui sviluppava. Ho sempre percepito dai suoi silenzi un sentimento di riconoscenza e orgoglio. Straordinario vedere la concentrazione di un bambino vivace come lui, mentre, davanti al suo quaderno, attentissimo, scrive poesie…che parlano soprattutto d’amore.
Qualche mese fa Mohamed aveva espresso il desiderio che i suoi testi fossero pubblicati nel mio blog. Gli dissi che mi occorreva l’autorizzazione del papà, che è arrivata proprio l’ultimo giorno di scuola. Quindi onoro il mio impegno.
Non so se in futuro continuerà a scrivere…certo lo dovrà fare per conto suo, ascoltando il silenzio della sua sensibilità. A meno che non trovi un insegnante illuminato e disposto a farsi ferire dalle parole dei bambini…ma questa è un’altra storia.
Un’ultima cosa: il primo testo di Mohamed fa venire i brividi. Quando si dice che la poesia salva la vita! Non so se la salvi veramente, ma in queste parole c’è la straordinaria speranza che il linguaggio profondo degli affetti e dell’intelligenza, e della vicinanza, possa condurci comunque in una terra che non è fatta di violenza e di sopraffazione. Altro che psicologi a scuola!
Ecco cosa perde la scuola rinunciando all’educazione della parola; quella vera, quella che non deve niente neanche agli insegnanti, ai registri e alla valutazione.La parola che non dipende da un voto ma dallo sguardo di un maestro che ti guarda sempre come se fosse la prima volta.

Ciao Mohamed, cresci bene!

*

Non ho voglia di studiare!
Non ho voglia di stare qua!
Non ho voglia di annoiarmi!
Non ho voglia di morire!
Anche se mi piace la vita
non ho mai provato a morire
forse è bello ma…
Ho voglia di scrivere poesie!

*

Il mio maestro

Il mio maestro
è come la serenità per i bambini
è il loro protettore
anche se li sgrida
perché gli vuole bene.
Questo è il mio maestro
che beve il caffè
caldo e delizioso.

*

Giustizia

La giustizia è
amore dentro al cuore
si cela
compie se stessa e si rintana
se scoperta
perde luminosità
non si compie se svelata
anche da un solo occhio.

*

Binario 21

774 nomi
in 26 corpi.

*

Ho visto

Ho visto un corpo
un angelo,
non ci credevo
perché è stato
il mio primo amore.

*

Le nuvole oscure

Le nuvole oscure
ti tagliano la vita
l’indifferenza
ti mangia gli amici
l’ingiustizia
ti taglia la strada
l’amore spezza queste nuvole
oscure.
Ama con il cuore
che ti servirà.

*

Amore

Protetto
dal cuore dell’altro
senza mani e gambe.
Non importa
importa un cuore
acceso d’amore.

*

Dopo tre giorni di pensiero

Mi sacrifico per amore

*

Liberate il vostro nome segreto
riconoscetelo dal nulla
portato dalla parola
che nomina per la prima volta il fiore

Sebastiano Aglieco

*
Variazione
(una consegna della mia maestra)

“Il mio nome segreto è
anima
per la pace
dentro al cuore
splende con luminosità
dentro anime
tutte diverse
io amo
quel nome segreto”.

*

Amami

Amami con il cuore
non dire niente
finché il tuo cuore
non mi nominerà.

*

Scusa

Scusa
per
un comportamento
scusa:
una parola
corta
che
è
piena
di
sorrisi.

*

Bambino

Un bambino appena nato
non conosce la sua vita
confusione sente
paura dentro al cuore
si spaventa appena sente
riconosce
una persona
che lo ama:
la sua mamma.

*

No

Una parola
che capisce
una sola
parola:
Non voglio

*

Oggi

Sei un bambino
oggi non più
impari cose
ma oggi di più
sei in un mondo
il mondo che scopre.

(Scritta insieme a Giacomo)

4 commenti

  1. ciao Sebastiano ho letto le poesie di Mohamed. Sono tutte sue? ad un certo punto ho visto “Sebastiano Aglieco” quindi mi sono chiesta se quella poesia è tua un caro saluto paola

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  2. In effetti quella é mia. Lui l’ha copiata e poi l’ha variata sul tema del nome, come da indicazione della sua maestra. Ciao. Sebastiano

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