Col permesso dei genitori pubblico i quattro testi di Sofia, Zoe, Miriam, Maila, e una foto.
A questo link il testo originale di Robert Denos
Così Diana:
BOCCIOLI DI POESIA AL Roseto della Villa Reale a Monza
Il 21 maggio, al roseto della Villa Reale di Monza per il reading “La Bella di Monza”, 18 i poeti che hanno omaggiato la rosa con versi propri o di nomi noti del passato. Deliziose le coreografie su musiche del Cinquecento che A.D.A Associazione Danze Antiche ha realizzato con danzatori in costumi d’epoca: figure che lievi hanno evocato con sublime grazia il passato. Una nota sorprendente sono stati i “boccioli di poesia”: gli alunni della scuola elementare che, sotto l’amorevole guida del loro maestro – Sebastiano Aglieco, sensibile poeta – hanno lavorato da tempo sul tema della rosa. Miriam, Sofia, Zoe e Maila hanno prodotto originalissimi libri-gioiello realizzati a mano, contenenti i testi poetici sulla rosa e un omaggio in acrostico a Diana, coordinatrice del reading. Un risultato poetico davvero apprezzabile e un impegno – bambini e maestro – encomiabile!
La Casa della Poesia di Monza
***
La rosa di nuvole appariva sulla soglia di cristallo
e sospirava la voglia di sbocciare.
Bisbigliava sul suo rigido stelo
gridava la sua voglia di sognare sotto mille alberi.
Allora le stelle si aprirono intorno alla luna
e il cielo disse di aiutare le nuvole immense.
Il vulcano che erutta nel suo pensiero rimane una cosa sola
ma la rosa rinasce come la nuvola che esce dal cielo.
Miriam
***
Non c’era un un singhiozzo d’onda spezzata
che non la facesse vibrare
nelle ombre che la fecero tacere come una fenice morta
– lei non pensa che questa volta sopravviverà -.
Così io chiudo gli occhi e la penso.
Mi parla, dice che risorgerà tra secoli
ma nel mondo del mio cuore, in secondi.
Sofia
***
La rosa di vetro risuonava in tutti i rumori del litorale
faceva vibrare i suoi riflessi gorgheggianti di granito.
Al suo piedistallo cresceva un mazzo di antracite
e cantavano foglie forgiate da lucciole di vetro.
Petali roventi speravano
uno specchio si riempì di suoni riflessi
e una rosa iniziò a cantare.
Zoe
***
La rosa di vetro sussurrava ai morti
non c’era un mondo di amore nel canto delle balene
perché intorno al suo cuore gelido
abita un sentimento profondo che non sa piangere.
Al sorgere del tuo cuore, io vi rivedrò
lacrime sulla riva del mare
acqua del lago che dai nostri occhi sussurra.
Oggi ho imparato una cosa:
Rosa, tu che sei rossa come il sangue della vita
l’amore profondo, lo sai cos’è?
E la rosa di vetro mi disse:
È un sentire che si sparge nel sangue.
Maila
meraviglia
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Mi piace questo modo di fare poesia.
La poesia e’ patrimonio di ogni essere umano…e ogni essere umano dovrebbe ritrovarla nelle proprie viscere per vivere meglio.
Grazie.
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